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Capua medievale

Nell’840 Capua fu rasa al suolo dai Saraceni, che risparmiarono solo il duomo di S. Maria Maggiore. La popolazione scappò sul monte Tifata, alle spalle della città, dove fondo un accampamento temporaneo chiamato Sicopoli.

Dopo alcuni anni, una parte dei Capuani tornò a vivere dove sorgeva l’antica Capua, ricostituendo un nucleo abitativo intorno al duomo di S. Maria Maggiore (per questo motivo l’odierna città si chiama S. Maria Capua Vetere).

Un’altra parte fondò una nuova città nell’856, nel luogo dove sorgeva un villaggio chiamato Casilinum, usato come porto fluviale sul Volturno da Capua nel passato. Qui trasferì la propria residenza il vescovo di Capua e decise di rinominare la città da Casilinum a Capua.

Durante il Medioevo Capua divenne un importante principato. Nel 900, il principe Atenolfo I conquistò Benevento mentre nel 978 il principe Pandolfo Testa di ferro conquistò Salerno giungendo a unificare tutti i territori longobardi dell’Italia Meridionale.

Nel 1156 il principato fu unificato al regno di Napoli.